Il burro irlandese

Una tradizione antica, il burro irlandese

La tradizione del burro è tra le più antiche in Irlanda ed è inesorabilmente legata alla città di Cork.

Facciamo un po’ di storia:

Nel 17° secolo, Il porto di Cork era tra i più importanti d’Europa ed era in grado di offrire rifugio alle più grandi flotte dell’epoca. Il prosperare del porto fu un fattore decisivo per l’esportazione dei prodotti locali e la fioritura del mercato cittadino.
Tra le eccellenze locali, il burro sicuramente spiccava per gusto e qualità.
Dettata dalla necessità e dalla domanda, a poco a poco nacquero locali prossimi al porto dove lavorare a secco, imballare, pesare, confezionare nonché classificare il burro.  Nacque così una sorta di controllo di qualità del burro che assicurò il più alto standard del prodotto. Questo rigido sistema di classificazione portò i suoi frutti perché da lì a poco il prodotto sarebbe diventato l’eccellenza nazionale.
Solo una precisazione per gli amanti della materia, il burro all’epoca era molto più salato di quello che conosciamo oggi infatti, in assenza di frigorifero il sale era utilizzato per conservare il cibo. Il lavoro di conservazione o “salatura” era normalmente fatto al butter exchange dove poi veniva impacchettato e trasportato sulle navi.
Più di un secolo dopo la nascita di questo prodotto, la rivoluzione industriale accompagnata dalla maggiore disponibilità di eccellenze europee, portarono alla decadenza del burro irlandese…la marca irish non riuscì a competere con i produttori Europei e divenne una delle più economiche, sicuramente non sinonimo di qualità.

La rinascita.

Correva l’anno 1961 quando cominciò un processo che avrebbe cambiato profondamente il settore caseario irlandese con l’esportazione del burro locale.
A guidare questa nuova politica c’era il nuovo di zecca Bord Bainne, precursore di Irish  Dairy Board (IDB)  che aveva il solo compito di rilanciare sul mercato globale l’industria casearia nazionale e creare una marca da vendere direttamente al consumatore individuale eliminando gli intermediari ed identificando come maggiori retailers le grandi catene di supermercato.

Con una spettacolare trovata strategica, La Irish Dairy Board pianificò l’esportazione del burro irlandese aprendo nuovi mercati ed trovando un nuovo nome: Kerrygold.
Queste politiche vennero accompagnate da una forte campagna di marketing in collaborazione con l’agenzia americana di pubblicità Benton & Bowles, che finalmente definì la marca Kerrygold.
Ancora una volta le trovate di marketing di Benton e Bownes si rivalarono efficaci perché il burro irlandese fu trasformato in breve in un’eccellenza locale!
Il processo di esportazione cominciò in Inghilterra e non fu facile considerando che all’Irlanda inizialmente fu permesso di esportare una quota di burro molto inferiore (12,000t) rispetto alla Danimarca nuova Zelanda e Australia che potevano esportare rispettivamente 158,000t, 93,000t e 63,000t.
Uno slogan di marketing fu scelto ‘Discover The Secret of Kerrygold, it’s Pure Village Churned’…ed il resto è storia!
Oggi il burro irlandese è uno dei miglior prodotti in Irlanda ed è un’eccellenza esportata in tutto il mondo.

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